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Sono venuto al mondo in un anno che segnò il mezzo secolo, in un angolo remoto dell'Abruzzo. Crescere in una famiglia dove la semplicità era di casa, con una madre devota al focolare e un padre tra i solchi dei campi e le strade dei paesi, vendendo formaggi dalla sua bicicletta, questa condizione ha forgiato il mio carattere.
Quando dodici primavere avevano colorato la mia esistenza, ho abbandonato quel nido per inseguire un sogno nella capitale. L'accoglienza trovata in una norcineria di via Napoleone III fu la mia salvezza: un padrone di casa che mi accolse come un genitore, un'occupazione che mi insegnò il valore del lavoro.
Le gioie della giovinezza furono presto offuscate da atroci dolori nella pancia e bruciori nello stomaco, segnali di un malessere che, nella mia incoscienza, minimizzai.
Il richiamo della patria mi vide vestire la divisa dei paracadutisti, traendo dal severo addestramento il prestigio di assaltatore scelto nella celebre divisione della Folgore.
Al ritorno nella città eterna, abbracciai la professione di tassista, scoprendo in essa la libertà di esplorare le mie inclinazioni: la letteratura, l'arte fotografica, l'hobby del giardinaggio e l'amore per la cucina.
Il matrimonio con Anna e la venuta al mondo delle nostre figlie furono le colonne su cui costruii la mia vita, nonostante le avversità di salute che incombevano minacciose.
L'analisi con uno psicologo mi spinse a interrogarmi sulla mia scelta professionale. Sebbene mi fosse consigliato un cambio di rotta, le responsabilità mi ancorarono al mio taxi, trovando nei miei hobby un rifugio dalle tempeste della vita.
Fu per una fortuita coincidenza che mi avvicinai al mondo degli scacchi, un regno che mi sedusse al punto da divenire il mio baluardo contro le ansie e i dolori. In quel gioco di strategia trovai la chiave per alleggerire il fardello delle quotidiane preoccupazioni.
L'impegno e la passione mi portarono al titolo di maestro, un'ascesa che coincise con un'insperata rinascita fisica e spirituale.
Approdato alla soglia dei cinquant'anni, il mio spirito indagatore mi portò verso l'informatica e la PNL, (Programmazione Neuro Linguistica), furono per me nuovi campi da esplorare con fervore.
È in questo recente capitolo della mia esistenza che scoccò la scintilla della scrittura, un bisogno di fissare su carta le mie avventure urbane, un desiderio di lasciare un segno, una memoria delle mie giornate.
Attraverso il viaggio della mia vita, ho appreso che ogni incontro, ogni vicenda, cela un insegnamento, un percorso da seguire. Con modestia e risolutezza, ho delineato il racconto della mia biografia: "Una Vita in Movimento", auspicando di ispirare, anche solo n'anima, a cercare e intraprendere la propria via.
LUDOVICA (sabato, 06 giugno 2020 14:42)
ciao Adriano, avrei bisogno di parlarti. Sono una scrittrice esordiente e vorrei pubblicare con Europa Edizioni, mi piacerebbe conoscere la tua opinione al riguardo
se puoi gentilmente contattarmi
ludovicamarch@gmail.com
3487904531
grazie mille e buon fine settimana
OresteAPP (mercoledì, 23 dicembre 2015 08:51)
Contraccambio gli Auguri, tanto più apprezzati quanto imprevisti. Avevo letto qualcosa di te di quello che fai. Sò bene quanto sia complicato questo mondo e raccontarlo come fai, e sai fare, non è cosa da poco. Hai trovato nobilmente un modo per essere utile a gente che forse non Sà neppure Chi sei... Che fai... Come e perchè lo fai... Ti stimo e spero un giorno di condividere con te anche solo un caffè. auguri, mio sconosciuto collega. sinceri ed intensi come l'affetto di chi ti vuol bene. A presto.